Pensioni, la "regola" dei pagamenti in contanti: cosa succede se supera i 1.000 euro
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Direttore: Alessandro Plateroti

Pensioni, la “regola” dei pagamenti in contanti: cosa succede se supera i 1.000 euro

Pensione

Le nuove regole sul pagamento delle pensioni in contanti in Italia: cosa succede se si superano i 1.000 euro.

Le regole per il pagamento delle pensioni in Italia hanno subito recenti modifiche, chiarendo alcuni aspetti importanti legati all’uso del pagamento in contanti e dei metodi tracciabili.

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La normativa antiriciclaggio, aggiornata dalla legge di Bilancio 2023, ha innalzato il limite generale per i pagamenti in contanti a 5.000 euro. Tuttavia, questo tetto massimo non si applica al pagamento delle pensioni.

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Il limite di 1.000 euro per le pensioni: la regola specifica

La normativa italiana stabilisce che le pensioni, come riportato da Libero Quotidiano, devono seguire regole più restrittive rispetto ad altre transazioni.

In particolare, per le pensioni con un importo superiore a 1.000 euro, è obbligatorio l’uso di strumenti di pagamento tracciabili, come il bonifico bancario o postale.

Questo limite inferiore rispetto a quello generale dei 5.000 euro è stato mantenuto per garantire maggiore trasparenza e tracciabilità nei pagamenti effettuati dalla PA.

Questa distinzione si basa sull’articolo 49 del D.lgs n. 231 del 2007, che regola le limitazioni all’uso del contante.

Sebbene la recente legge di Bilancio abbia aumentato il limite generale a 5.000 euro, per la Pubblica Amministrazione, inclusi enti come l’Inps, il tetto massimo per il pagamento in contanti resta fissato a 1.000 euro.

Questo vincolo mira a prevenire il riciclaggio di denaro e a facilitare la tracciabilità delle operazioni finanziarie.

Come gestire il pagamento delle pensioni

In fase di liquidazione della pensione, l’Inps deve determinare se l’importo netto è superiore o inferiore a 1.000 euro.

Nel caso in cui l’importo superi tale soglia, il pensionato è obbligato a comunicare un conto corrente bancario o postale, un libretto di risparmio o una carta prepagata dotata di Iban, su cui verrà accreditata la somma.

È importante sottolineare che il titolare della pensione deve essere anche intestatario del conto o del mezzo di pagamento indicato.

Non è possibile, infatti, effettuare pagamenti su conti intestati a terzi, per evitare complicazioni legali e fiscali.

Fino a quando il pensionato non avrà fornito le informazioni necessarie per il pagamento tramite uno degli strumenti consentiti, l’Inps tratterrà l’importo della pensione.

Solo una volta ricevute e verificate le informazioni richieste, l’Istituto procederà con la liquidazione delle somme dovute.

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ultimo aggiornamento: 6 Agosto 2024 16:50

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